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LIO - Lirica italiana delle origini. Pubblicazioni

Il lavoro volto a realizzare il repertorio nell'ambito del progetto prima di essere pubblicato in rete ad accesso libero all’interno del portale ha prodotto due risultati intermedi di primo piano su CD-ROM, già in grado di incrementare sensibilmente le conoscenze relative alla produzione lirica italiana dei primi secoli:

1. LIO-ITS. Repertorio della lirica italiana delle origini. Incipitario dei testi a stampa (secoli XIII-XVI), a cura di L. Leonardi e G. Marrani, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Franceschini, 2005

Strumento di lavoro e al tempo stesso primo risultato tangibile e fruibile del progetto, l’incipitario dei testi a stampa è stato pensato per identificare i testi nel corso del lavoro di spoglio dei manoscritti e prescinde quindi consapevolmente dal vaglio critico-filologico delle attribuzioni dei singoli testi, che riproducono nella forma dell’incipit e nell’assegnazione di paternità alle varie edizioni adottate. Nonostante questo, l’incipitario LIO-ITS ha comunque più che raddoppiato il numero degli incipit compresi nell’omologo repertorio precedente, il volume III dell’Incipitario Unificato della Poesia Italiana (IUPI).

2. LirIO. Corpus della lirica italiana delle Origini su cd-rom, a cura di L. Leonardi, e di A. Decaria, P. Larson, G. Marrani, P. Squillacioti, 1. Dagli inizi al 1337, 2. Dagli inizi al 1400, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Franceschini, 2011, 2013

Realizzato nell’ambito di un PRIN coordinato da Roberto Antonelli presso la Sapienza - Università di Roma, il CD-ROM LirIO si affianca a quelli analoghi allestiti per le altre aree romanze, nella serie intitolata «Lirica europea». LirIO offre il corpus testuale edito della più antica tradizione italiana, dagli inizi fino a comprendere la stagione dello Stilnovo e, in misura meno esaustiva, fino alla fine del Trecento: consultabile tramite il programma GATTO, il corpus è estrapolato dalla base testuale del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, presso l'OVI, con gli aggiornamenti e le integrazioni emersi dai lavori di scavo filologico in corso per il repertorio LIO. Il risultato è una raccolta digitale che può offrire sicure garanzie su entrambe le qualifiche determinanti per l’efficacia di un data-base testuale: completezza del corpus e affidabilità delle edizioni.

In seguito, nell’ambito della collaborazione tra la FEF e l’OVI, il Corpus LirIO è stato trasferito in rete, ad accesso libero.

Dall’archivio di Mirabile si è deciso di estrarre e pubblicare a stampa un rinnovato censimento del manoscritti:

3. LIO · CM. Censimento dei manoscritti della lirica italiana delle Origini (dai Siciliani a Dante). I. Austin - Firenze, a cura di I. Tani e B. Aldinucci, con la collaborazione di L. Leonardi, A. Decaria e G. Marrani, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2023 (Edizione Nazionale «I Canzonieri della lirica italiana delle Origini», 08)

LIO · CM. Censimento dei manoscritti della lirica italiana delle Origini (dai Siciliani a Dante) è un’opera in due volumi che mette a frutto gli aggiornamenti e le integrazioni emersi dai lavori di scavo filologico in corso per il progetto Lirica Italiana delle Origini (LIO). Repertorio della tradizione poetica italiana dai Siciliani a Petrarca, diretto da Lino Leonardi presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze e dal 2012 consultabile online sulla piattaforma «Mirabile. Archivio digitale della cultura medievale». LIO · CM si propone di censire e descrivere in modo esaustivo tutti i manoscritti, nonché le stampe e i postillati fondamentali che si fanno latori della stagione poetica che va dalle Origini della letteratura italiana fino alla morte di Dante Alighieri (1321). Questo primo volume (I. Austin - Firenze) contiene le schede di 379 manoscritti conservati presso biblioteche pubbliche e private, sia italiane sia straniere. Nel censimento sono inclusi tutti i testimoni che contengono almeno un testo lirico databile con certezza entro il 1321, con qualche annessione successiva, ad esempio di quegli autori che, seppure di poco seriori, hanno una tradizione strettamente interconnessa con quella dell’Alighieri, come Bindo Bonichi o Cino da Pistoia. Nelle schede descrittive dei codici uno sguardo privilegiato è rivolto all’identificazione del contenuto e alle attestazioni dei testi lirici.